LUCA PISCOPO - MESSAGGI
Caro Luca, è difficile dirti addio.

Mariafrancesca II F
Grazie per essere venuti qui oggi all' Open day e per aver partecipato al Premio Narrazione, con i vostri meravigliosi racconti, video e disegni, nei quali avete messo in gioco la vostra creatività ed impegno.
Prima di passare alla premiazione dei vincitori, vorrei raccontarvi io una storia.
È la storia di un ragazzo di nome Luca che, come voi, si dedicava ai progetti scolastici con tanta dedizione e ci teneva a fare bella figura, a farsi notare per le sue capacità.
Amava anche stare con gli amici, uscire, mangiare fuori casa, strappare un sorriso a chi gli stava accanto con allegria...
Era un adolescente proprio come voi,e come tutti gli adolescenti aveva i suoi sogni, le sue idee, le sue passioni, la sua visione della vita.
Amava la vita: anche quando aveva dei giorni no, anche quando la scuola lo stressava, non smetteva mai di sperare in un domani migliore, probablimente proprio come voi. Ma ahimè, c'è una differenza sostanziale tra noi e Luca: lui purtroppo non c'è più, se n'è andato via troppo presto, a soli 15 anni, per un malore che ancora non
conosciamo. E noi. invece, siamo qui.
Con questo non voglio di certo che usciate da quest'aula malinconici, anzi:oltre a questi premi,ci teniamo a consegnarvi un messaggio di crescita.
La vita è inaspettata, e penso che il covid abbia aperto gli occhi a tutti su questo, e qualsiasi occasione bella ci si presenta davanti,la dobbiamo cogliere senza esitare.
È come una partita a scacchi: se la vita si comporta da regina e ci sembra che ogni nostra mossa sia inutile, scontata, monotona, noi dobbiamo reagire, sorprenderla, con l'unica mossa che lei non può prevedere, la L del cavallo. L di Luca, che a scacchi giocava molto, e che, nonostante la sua partita sia finita troppo presto,se l'è giocata fino alla fine con astuzia e determinazione.
Perché alla fine non è importante quante volte un giocatore ha vinto, ma le strategie che ha applicato in ogni sua giocata, perché sono quelle che fanno parlare.
Quindi giocatevela bene questa partita e, da oggi in poi, giocate anche per Luca e soprattutto giocate come faceva Luca, fate sì che questo ragazzo sia un esempio per voi, perché di vita ne avete una sola e non importa quanto sarà longeva, ma quanto avrete lottato per godervi ogni attimo.
A Luca,
Ciao amico mio, la tua vita è stata spezzata a soli 15 anni, ma noi ti porteremo sempre nel cuore, sarai sempre per me un amico buono su cui contare, anche da lassù. Avevi tanti sogni, idee e speranze che non si realizzeranno mai ma tu per noi continuerai a vivere, anche se non fisicamente sappiamo che sarà impossibile dirti addio perché sarai sempre al nostro fianco e ci guiderai nei momenti di difficoltà, ci aiuterai nei momenti di ansia e preoccupazione, sarai un angelo su cui contare, la tua presenza quotidiana ci sarà sempre. Mi mancherà la tua travolgente simpatia e allegria che riusciva a farti strappare un sorriso anche nei momenti difficili. Eri un amico sempre presente, gentile, disponibile e con te ho subito legato e sono stato felice di averti conosciuto e di averti avuto come compagno di classe alla scuola superiore, nei miei tanti momenti di debolezza tu eri sempre lì a confortarmi con parole dolci e serene. E per questo voglio dirti grazie: grazie per esserci stato, grazie per averci regalato momenti memorabili che conserveremo per
sempre con gioia e grazie di questo cammino, seppur breve, fatto insieme. Noi andremo avanti vivendo una parte di vita anche per te, nei momenti nostri di gioia sono sicuro che tu ci sorriderai e sarai fiero di noi e ti immagineremo ancora lì seduto nel tuo banco che ci guardi, ci ascolti e sorridi, ti immagineremo in palestra a ballare con noi, tu che mi trascinavi sempre a ballare farò un ballo anche per te, ti immagineremo al nostro diploma condividere la tua gioia con noi e ti immagineremo nelle assemblee di classe a combattere con forza e con tenacia fino a quando non si risolvono i problemi. Dacci la forza di guardare al futuro e di sorridere ancora alla vita. Premesso che questo non è un addio ma soltanto un arrivederci io ti auguro buon viaggio Luca ovunque tu sia.
Ciao Luca.
Il tuo amico Lorenzo Schiano Lomoriello V F
Caro Luca,
mai avremmo immaginato di doverti dire addio, o almeno non così presto, in modo tanto prematuro quanto doloroso e frustrante.
Ci risulta difficile, quasi impossibile, dover accettare di aver perso proprio te, un figlio e un fratello amorevole, un amico leale e sincero, uno studente brillante.
Infatti, in qualunque situazione, a partire dai rapporti umani sino ai tuoi doveri scolastici, sapevi dare tutto te stesso, dedicandoti con amore e tanto impegno.
Ma adesso, per quanto pervase dalla tristezza e dalla malinconia, non vogliamo dilungarci in discorsi amari e dolenti, piuttosto, il nostro desiderio più grande è renderti omaggio e celebrare la persona speciale che eri e continui ad essere per tutti noi.
Non è un caso che ora le nostre vite non siano più le stesse, potrebbe sembrare una cosa ovvia, a tratti scontata, ma per noi non è così: eri una presenza costante e fondamentale ed il pilastro del nostro gruppo che adesso senza di te, appare vuoto e silenzioso…
Ti abbiamo conosciuto come un ragazzo timido e introverso, ma nel tempo, ti sei rivelato, con nostra grande sorpresa, l’esatto opposto. Abbiamo scoperto ciò che eri realmente, un Luca speciale che forse non hai mostrato a tutti, perciò siamo felici di essere riuscite, nonostante il breve tempo, a conquistare la tua fiducia.
Sotto la corazza che ti eri costruito, nascondevi infatti grande bontà e sensibilità.
Donavi colore e armonia alle nostre giornate, perfino quelle più dure e faticose: ci bastava ammirare il tuo sorriso, ascoltare le tue parole confortanti o la tua risata coinvolgente per sentirci più leggere.
Ricordiamo con gioia ad esempio, i pomeriggi di studio stressanti trascorsi insieme, che riuscivi a rendere spensierati invitandoci a ballare o a cantare: improvvisamente lasciavi che partisse una delle tue canzoni preferite, afferravi una coperta e la agitavi con energia a ritmo di musica.
Come faremo ad affrontare le situazioni senza tornare ad essere un po' bambine come sapevi fare tu? Eri capace di sorprenderci con i tuoi gesti infantili e giocosi, che ci scaldavano il cuore; spesso infatti, ci proponevi di divertirci giocando a palla o ai videogiochi.
Nonostante ciò, nei momenti opportuni, ti dimostravi un ragazzo serio, maturo e consapevole. Riuscivi a superare gli ostacoli con grande determinazione e a difendere con orgoglio i tuoi ideali.
Eri un ragazzo ambizioso e ricco di sogni, amavi la vita in tutte le sue sfumature e ne coglievi il bello, persino da quelle più grigie.
Come riusciremo a vivere la quotidianità in tua assenza? Siamo arrivate addirittura a condividere momenti o abitudini che per noi prima erano esclusivamente legati alla famiglia, quali fare la spesa o cucinare insieme i nostri piatti preferiti. Del resto, era a tutti nota la tua passione per il cibo: anche una semplice passeggiata con te, si trasformava in un’esaltante esperienza culinaria.
Ripercorrendo tutti i magici momenti trascorsi insieme, siamo arrivate a porci una domanda: perché ci hai lasciato proprio tu? E soprattutto perché così presto?
Nessuno è in grado di rispondere con certezza, nessuna di noi riesce a comprendere perché una persona che aveva così tanto da offrire al mondo abbia dovuto abbandonarci.
É però motivo di grande conforto per tutti, pensare che tu sia riuscito a realizzare uno dei tuoi tanti sogni: essere ricordato da chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerti.
Hai lasciato inevitabilmente una traccia indelebile nei nostri cuori e ti promettiamo che faremo tesoro di tutto ciò che abbiamo condiviso e di tutto ciò che ci hai insegnato.
Anche se ci mancherai per sempre, non vogliamo salutarti con le lacrime, ma con un grande sorriso nella speranza che un giorno, in qualsiasi modo possibile, potremo rincontrarci e stringerci in un forte abbraccio che sia l’espressione della nostra meravigliosa amicizia e del legame che ci ha unito.
Federica Scodellaro, Immacolata Varriale, Roberta Tia
Ciao Luca,
è molto doloroso sapere che non sentiremo più la tua voce, che non potremmo più godere della tua presenza e dei tuoi splendidi capelli ricci.
Luca carissimo, il tuo ricordo resterà sempre nelle nostre vite e di tutti quelli che ti hanno conosciuto, un ragazzo determinato, intelligente, un’anima saggia con la quale era possibile confrontarsi e anche scontrarsi, ma che proprio per questo lasciava il segno.
Proprio per lasciare questo segno anche in maniera tangibile, abbiamo deciso assieme ai nostri genitori di donare a te e alla tua famiglia un albero di nuova piantumazione nel bosco storico di Capodimonte, affinché tu possa continuare a darci refrigerio durante le calde e afose giornate d’estate e ripararci durante le fredde e piovose giornate invernali.
Luca, il tuo albero, il nostro albero simboleggia la figura del saggio, metafora di virtù positive, ha le radici nella terra e la chioma nel cielo, si rigenera grazie all’energia che circola tra questi due elementi.
È quindi una specie di ponte tra il cielo e la terra, che ci terrà legati in eterno.
Luca, sarebbe bellissimo poter tenere qualche lezione sotto la tua ombra, tutti insieme come sempre. Possiamo venire a trovarti, dedicarti cure e tempo ascoltando le tue vibrazioni che sono sicura arriveranno a tutti, non solo a noi.
La scelta del Leccio non è casuale, abbiamo scelto questo albero perché è un sempreverde, perché è caratterizzato da una folta chioma (i tuoi splendidi ricci), ed è capace di raggiungere notevoli dimensioni (come eri capace tu!). Le ghiande del Leccio sono più dolci rispetto alla quercia, e quindi una buona fonte di cibo per animali selvatici, come vedi i tuoi frutti continueranno ad esserci comunque.
Ciao, Luca caro
i tuoi compagni di classe ed i tuoi professori
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